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Marcia PerugiAssisi 2021

Il 10 ottobre 2021 anche i soci e i simpatizzanti del circolo Legambiente medio Brenta saranno tra le decine di migliaia di persone che torneranno a marciare da Perugia ad Assisi per la pace e la fraternità.

By |Settembre 16th, 2021|Commenti disabilitati su Marcia PerugiAssisi 2021

PIM 2021

"Qualcuno la raccoglierà!" Quante volte lo hai pensato nel vedere una bottiglia di plastica buttata a terra? E se quel qualcuno fossi proprio tu?

By |Settembre 10th, 2021|Commenti disabilitati su PIM 2021

Legambiente contraria all’autorizzazione ampliamento sito produttivo su area impropria concessa dal comune di Curtarolo

Infelice e inappropriato il richiamo a Legambiente nell’ordinanza del TAR del Veneto sull’ampliamento HIDE Spa di Curtarolo. Il nostro circolo aveva supportato i residenti

By |Agosto 11th, 2021|Commenti disabilitati su Legambiente contraria all’autorizzazione ampliamento sito produttivo su area impropria concessa dal comune di Curtarolo

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Ultimi giorni utili per firmare a sostegno della campana "Un'altra difesa è possibile" La pace non si costruisce con le armi. Sostieni anche tu un percorso concreto per la realizzazione di una difesa civile e non violenta!  Vieni a firmare a Limena Venerdì 24 aprile dalle 18.00 alle 20.00 in piazza Diaz, Sabato 25 aprile dalle 09.00 alle 13.00 in via del Santo, Domenica 26 aprile dalle 09.00 alle 13.00 in viale Rimembranza, mercoledì 29 aprile dalle 9.00 alle 13.00 al mercato settimanale;  a Vigodarzere domenica 3 maggio dalle 09.00 alle 18.00 c/o la certosa in occasione dell'apertura straordinaria al pubblico. Ma la proposta di una difesa di tipo civile non è la novità del momento. Essa ha radici lontane: risale dall’immediato dopoguerra fino alle prime obiezioni di coscienza che portarono sempre più persone a preferire il servizio civile alle leva militare. Ed è proprio il servizio civile il primo esempio di difesa preso in considerazione dalle legge proposta, poiché esso è stato riconosciuto dalla Corte Costituzionale e dal Consiglio di Stato come forma di difesa della patria. L’intenzione sarebbe quella di spostarlo dal Ministero della Gioventù al nuovo Dipartimento, rendendolo così accessibile anche agli adulti (cosa che per altro è già stata fatta a livello regionale in Emilia Romagna e nella provincia di Bolzano). Un altro elemento importante che si propone di trasferire sotto il nuovo Dipartimento è quello della Protezione Civile per la difesa del territorio. “Quando crolla il soffitto di una scuola o il pilone di un’autostrada chi chiamiamo? I carrarmati e gli F35?” ironizza Valpiana. “Sono addirittura 25 i miliardi che vengono investiti ogni anno per il Ministero della Difesa,” continua,“esclusi i progetti speciali come quello degli F35 che costano 150 milioni cadauno.” Concretamente si propone allora di destinare parte dei fondi della difesa armata (per una cifra complessiva di 100 milioni) per l’organizzazione del Dipartimento. Un ulteriore finanziamento verrà poi dall’opzione fiscale: con un 6×1000 di imposta sul reddito i cittadini potranno partecipare anche come finanziatori. La proposta di legge prevede inoltre la creazione di un Istituto di ricerche sulla pace e sulla risoluzione dei conflitti, indispensabile per la formazione dei cittadini, e l’affidamento delle missioni all’estero ai Corpi Civili di Pace che avrebbero l’obiettivo di prevenzione nei luoghi di conflitto. Daniele Aronne, dell’associazione Papa Giovanni XXIII, ha raccontato, ad esempio, l’esperienza degli interventi nonviolenti svolti dall’Operazione Colomba in zone di crisi come l’Albania, la Colombia, il Libano e la Palestina. La presenza di volontari internazionali in quei luoghi è spesso un deterrente per le azioni violente, ma il loro compito non è solo fare la scorta ma anche quello di dare ascolto, collaborare con le ONG e soprattutto fare un lavoro di documentazione che prevede interviste e raccolta di denunce efficaci per dimostrare cosa accade realmente e poter intraprendere delle azioni legali. “Dobbiamo fare una seria riflessione sul concetto di ‘difesa’.” conclude Valpiana, “Cosa significa? Da chi dobbiamo difenderci e con quali strumenti? Ogni minaccia necessita di strumenti diversi.” In un tempo in cui abbiamo l’Isis alle porte può sembrare il momento più sbagliato per parlare di difesa non violenta,” dice Luigi Pasotti di Pax Christi, “invece è proprio questo il momento in cui dobbiamo spezzare questa spirale, in cui dobbiamo rafforzare l’idea che la difesa civile è in realtà l’unica difesa che abbiamo.” La proposta che avanziamo mira a trovare spazio istituzionale per una forma di Difesa che non sia quella legata alle Forze Armate e allo strumento militare. Se il percorso della nostra Legge di iniziativa popolare arriverà a compimento, il Dipartimento che ne scaturirà sarà il luogo in cui si sperimenteranno nuovi approcci e si renderà concreta l'idea di un modo più intelligente e meno cruento di proteggere la vita di tutti i cittadini. Le grandi lotte per il riconoscimento dell’obiezione di coscienza e del servizio civile iniziate fin dal dopoguerra hanno portato al riconoscimento nel nostro ordinamento giuridico di una Difesa della Patria che è molto più articolata ed estesa di quella semplicemente militare.  Attraverso questa proposta di legge si vuole istituzionalizzare questo principio e questa visione, permettendo di attivare mezzi e strumenti non armati d’intervento nelle controversie internazionali per la difesa dell’integrità della vita, dei beni e dell’ambiente dai danni che derivano dalle calamità naturali, dal consumo di territorio e dalla cattiva gestione dei beni comuni.
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