Non basta fare. Occorre fare bene e soprattutto opere realmente utili.
Come dimostrano i tragici eventi di Carrara, dove un argine costruito inutilmente non è servito a fermare la piena del fiume che ha devastato numerose abitazioni e messo in pericolo centinaia di cittadini, è opportuno scegliere le infrastrutture e le opere da mettere in cantiere per sbloccare il futuro del Paese, migliorare la sicurezza e la vivibilità, partendo dalle reali necessità dei territori. 
Sul dissesto che colpisce duramente l’Italia, occorre invertire la tendenza degli ultimi anni in cui si è speso circa 800 mila euro al giorno per riparare i danni e meno di un terzo di questa cifra per prevenirli. Occorre superare logiche vecchie ed inefficaci di difesa passiva e intervenire per la delocalizzazione delle strutture dalle aree esposte a maggiore pericolo, restituendo spazio ai corsi d’acqua, attuando una corretta gestione tanto delle aree montane e boschive che delle città, realizzando la stombinatura e la manutenzione dei fossi e dei canali, il ripristino delle aree di esondazione. Come mostrano i casi di utilizzo dei fondi strutturali europei, fare non basta.Bisogna puntare su opere ragionate e non casuali o slegate dal contesto complessivo
Legambiente invita i cittadini a segnalare ancora le incompiute e le opere da realizzare con urgenza per migliorare la qualità della vita e la sicurezza nel Belpaese pubblicando le foto sui profili social (facebook e twitter) con hashtag