le inchieste in corso in tutto il Veneto stanno mettendo a nudo un sistema esteso, articolato e radicato di espropriazione dell’ambiente e dei beni comuni a profitto di una, più o meno estesa, cerchia di imprenditori e politici corrotti. Non basta il pur meritorio lavoro della magistratura e degli organi inquirenti. Non basta l’indignazione. Ora occorre cambiare pagina e per questo bisogna adottare delle scelte precise. Per questo l’Osservatorio ambiente e legalità di Venezia, progetto a cui partecipa anche Legambiente, ha messo a punto una serie di proposte (raccolte in un Manifesto contro la corruzione), concrete e verificabili, che se attuate possono consentire un cambio di rotta nella gestione dell’ambiente e dei beni comuni. Chiediamo agli abitanti di questa regione di sottoscriverle e di prendere parte a questa mobilitazione contro la corruzione che è prima di tutto, una mobilitazione a difesa dell’ambiente e della democrazia. Ciascuno può fare qualcosa diffondendo il Manifesto, parlandone con gli amici e i conoscenti. Con tutte le firme raccolte andremo in Regione a chiedere che vengano attuate, che si cambi rotta e che le istituzioni diventino davvero la casa dei cittadini e delle persone responsabili.

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