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L’intensificarsi degli eventi meteorologici estremi e le previsioni sul cambiamento climatico del gruppo Intergovernativo sul Cambiamento Climatico (IPCC) impongono a cittadini, imprese e amministratori pubblici, un cambiamento culturale epocale.

 

Gli amministratori pubblici in particolare non possono più esimersi dall’assumere la  responsabilità di guida verso il cambiamento del proprio territorio:

rilevando e contrastando le ATTIVITA’ CLIMALTERANTI

mettendo in atto STRATEGIE DI ADATTAMENTO ai cambiamenti climatici efficaci ed     adeguate

Con questa consapevolezza il nostro circolo nel 2019 aveva proposto ai consiglieri comunali di alcune amministrazioni del nostro territorio di votare una MOZIONE che dichiarasse lo “stato di emergenza climatica e ambientale“, un atto amministrativo con il quale si sarebbe formalizzato il riconoscimento della MASSIMA PRIORITA’ per i prossimi dieci anni alla LOTTA ALLE ATTIVITA’ CLIMALTERANTI e alla DEFINIZIONE DI STRATEGIE DI ADATTAMENTO AI CAMBIAMENTI CLIMATICI.

Un impegno che si proiettava oltre il singolo mandato amministrativo finalizzato a:

  1. Adottare significativi interventi che favoriscano la rigenerazione urbana ed energetica degli edifici e che contrastino il consumo di suolo attraverso tutte le attività dell’ente;
  2. Intensificare il coinvolgimento attivo di cittadini ed associazioni nel processo di individuazione delle criticità ambientali e nella loro soluzione:
  3. Intraprendere un dialogo istituzionale con l’ente governativo provinciale e regionale, affinché si dia concreta attuazione a provvedimenti, su scala provinciale e regionale, volti alla lotta contro i cambiamenti climatici e alla riduzione delle emissioni di gas serra e del loro assorbimento;
  4. Sollecitare il governo regionale e nazionale ad informare i cittadini sul cambiamento climatico, sulle cause e sulle misure che mirano a contrastarlo oltre che ad adottare con urgenza interventi che consentano al nostro Paese la riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera, in linea con gli obiettivi fissati e sottoscritti a livello internazionale;
  5. Attuare una campagna di comunicazione e sensibilizzazione rivolta ai cittadini, mirata e semplice, per favorire l’adozione di tutti i comportamenti utili a ridurre e migliorare l’impatto ambientale degli stili di vita, anche tramite incontri ad hoc con la cittadinanza dove si apprenda come produrre meno rifiuti, sprecare meno alimenti, utilizzare meno acqua ed energia;

La nostra proposta è stata completamente ignorata: nemmeno portata in discussione in consiglio comunale.

Ignorare la proposta o comunque non assumere in questo senso un impegno forte, pubblico e formale, accompagnato da risorse economiche e formazione del personale, con obiettivi dichiarati e misurabili nel tempo, significa penalizzare la vita dei propri cittadini

Facciamo solo tre esempi concreti e tangibili, fra i tanti che potremmo proporvi, rispetto a quanto si sarebbe potuto fare in questo lasso di tempo:

 modificare i regolamenti comunali in chiave sostenibile, prescrivendo ad esempio a chi apre un nuovo supermercato la realizzazione di un parcheggio alberato, che avrebbe evitato l’isola di calore estiva, con pavimentazione permeabile, che avrebbe riportato le acque piovane nella falda sottostante e aiuole verdi congegnate in modo da diventare bacini di afflusso temporaneo delle acque di precipitazione, riducendo fortemente il volume di deflusso delle acque piovane nelle condotte pubbliche già molto sottodimensionate.

adottare un Piano delle alberature che rilevi il patrimonio arboreo esistente, pubblico e privato, ne pianifichi la manutenzione e programmi un adeguato e congruo incremento della copertura arborea dei quartieri residenziali (a partire dalle alberature stradali, sempre più spoglie e desolate).

realizzare piste ciclabili e uno specifico arredo urbano pensato per ridurre la velocità delle auto nelle zone residenziali grazie ai quali si sarebbero potuti incrementare gli spostamenti a piedi e in bicicletta in sicurezza per raggiungere scuole, distretto sanitario, palestre, area mercato e zona industriale e di conseguenza migliorare la qualità dell’aria.

I cittadini hanno dimostrato di saper comprendere la portata epocale delle criticità  ambientali adottando velocemente stili di vita virtuosi, se messi nelle condizioni di poter fare la loro parte: gli ottimi risultati sulla raccolta differenziata, la diffusione dei pannelli fotovoltaici sui tetti delle abitazioni, l’uso quotidiano dei sacchetti biodegradabili o delle sporte riutilizzabili, il crescente consenso riscontrato dalle aziende della filiera corta e sostenibile dei mercati del contadino, la frequentazione sempre più assidua di aree pedonali, verdi e dei percorsi ciclabili sono solo alcuni dei tanti indicatori in questo senso.

Auspichiamo pertanto che gli amministratori dei nostri territori comprendano fino in fondo il potere di cui dispongono nel determinare una vera svolta ambientale nelle comunità amministrate e avvertano pienamente la responsabilità nei confronti dei loro cittadini nell’affrontare con serietà di intenti e rigore scientifico, per la parte di loro competenza, un problema che, se non risolto oggi, diverrà irrisolvibile domani.