“Energia casa scuola” è il progetto attivato dallo sportello Energia del comune di Limena: nel 2017-18 settanta alunni hanno scoperto l’importanza del risparmio energetico e della tutela ambientale per poi scrivere al Sindaco su come migliorare il proprio impatto ambientale: perché gli stili di vita contano.

 

Scelte alimentari, superficie di suolo occupato, beni acquistati, energia consumata, quantità di rifiuti prodotti e anidride carbonica emessa in atmosfera.

Ogni giorno per vivere sfruttiamo risorse che la terra ci dona ed è sempre più urgente ridurre il nostro impatto ambientale e orientarsi verso abitudini più sostenibili e rispettose del pianeta. Ma quanti di noi conoscono concretamente l’impronta ecologica prodotta dal proprio stile di vita?

Sicuramente sono in grado risponderci i settanta ragazzi delle classi terze della secondaria di primo grado dell’Istituto “Beato Arnaldo” di Limena che durante quest’anno scolastico 2017/18 hanno partecipato a Energia Casa Scuola. Si tratta di un progetto attivato dallo Sportello Energia del comune e gestito da Legambiente Limena, incentrato su come viene usata l’energia negli edifici in cui i ragazzi vivono e trascorrono molto del loro tempo: la casa e la scuola.

Scopo principale è stato educare gli alunni, giovani cittadini, ad apprendere le problematiche connesse agli stili di consumo per risparmiare energia e salvaguardare il territorio e l’ambiente. Stimolarli a capire come misurare i consumi energetici, promuovere il loro protagonismo nella scelta delle azioni di cambiamento e sensibilizzarli al bene comune, al fine di coltivare futuri cittadini consapevoli del loro essere individui ma anche parte di una comunità.

Per fare questo i ragazzi sono stati seguiti in classe dal facilitatore volontario del circolo di Legambiente Limena Stefano Bassan e dalla docente referente, Mariagiulia Lazzarotto, valide guide attraverso una minuziosa attività formativa teorica e pratica che ha permesso agli studenti di misurare, con procedure semplici e divertenti e l’utilizzo del pc e del web, il loro impatto in CO2 e l’impronta ecologica del loro attuale stile di vita e di trasporto casa-scuola.

Quindi ogni alunno ha indirizzato una lettera di impegno al sindaco di Limena nella quale ha esposto la propria responsabilità nell’attuare e migliorare i comportamenti personali e famigliari, scegliendo di andare a scuola a piedi o in bicicletta e adottando alcune buone regole e stili di consumo energetico rivolti a un maggior risparmio e al rispetto dell’ambiente in casa e a scuola.

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Lettere di impegno ambientale che sono una parte dell’attività del progetto Energia Casa-Scuola che lo Sportello Energia sta conducendo nell’ambito del Patto dei Sindaci (PAES): iniziativa su base volontaria che impegna l’Amministrazione Comunale ad attuare azioni locali per ridurre almeno del 20% le emissioni di CO2 rispetto a quelle prodotte nel 2010.

Al termine dell’esperienza Stefano Bassan, facilitatore di Legambiente, sottolinea l’originalità di questo progetto nell’aver scelto di coinvolgere gli alunni in un percorso di auto responsabilità verso il mondo reale: “ Far comprendere che la realtà può essere modificata anche con piccole azioni che sommate fanno la differenza è il cuore del progetto: va rovesciata la concezione che il sacrificio debba farlo sempre qualcun’altro, che modificare gli stili di vita spetti ad altri”.

La prospettiva è dunque proseguire e migliorare questa prima edizione del progetto “Energia casa scuola” e attuarlo in modo sempre più rigoroso, diffondendolo anche in altre scuole e contesti.