Sono in orto. Mi fermo, considero il lavoro fatto e mi dico: “bene; ho dato il polisolfuro agli alberi da frutto, quello l’ho preparato per domani (che è giorno ideale per la semina dei piselli e dell’insalatina in tunnel)… ma, che freddo!”.

Allora mi viene in mente un detto che si usava una volta. Il 2 febbraio, si celebrava la Candelora e si diceva: “Candeòra, de l’inverno semo fora. Ma se piove o tira vento, de l’inverno semo ‘rento”.

Questo febbraio è iniziato con dei giorni di pioggia e vento ed è finito con i giorni più freddi di quest’inverno. Così, grazie all’osservazione del tempo, del calendario biodinamico e del detto, ho preparato il mio orto in vista della gelata utilizzando un rimedio biodinamico.

Complessivamente questo inverno è stato caldo e le piante si sono date da fare. Se, a inizio febbraio, si passeggiava in orto o nel frutteto ci si accorgeva che le piante erano cariche di gemme. Erano quasi pronte per la primavera quando, a fine febbraio, è arrivata un’ondata di freddo improvviso.

Le gelate “primaverili” possono compromettere la salute delle piante da frutto (causando fessure nelle cortecce dove poi si insinuano batteri e funghi dannosi e bruciando le gemme) e degli ortaggi. In genere i danni non si notano subito (soprattutto per gli alberi da frutto) ma a primavera e conviene quindi adottare dei rimedi preventivi.

Nel mio orto ho adottato due tecniche: l’irrorazione del preparato biodinamico di Valeriana (in alternativa o in aggiunta all’olio essenziale di rosmarino) e una copertura in tessuto non tessuto.

 

 

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